Dopo oltre un ventennio in Basilicata è stata ricostituita la Lega delle Autonomie Locali, storica associazione rinominata ALI, Autonomie Locali Italiane, che svolse una funzione di punta tra l’inizio degli anni ’80 fino ai primi anni del terzo millennio sotto la guida sapiente del sen. Angelo Ziccardi a cui è stata intitolata la “nuova” Associazione lucana. Nel mese di aprile 2022 con una bella e affollata manifestazione è stata istituita presso l’Amministrazione della Provincia di Matera la sede ALI che avrà una propria sede anche a Potenza nel palazzo della provincia del capoluogo di regione, ospite dell’UPI (Unione delle Province Italiane) con cui è stata sottoscritto un accordo di collaborazione. Ad oggi ALI associa già oltre 30 comuni in Basilicata. È iniziato così un nuovo cammino per il sistema delle autonomie locali che potranno contare nuovamente su una organizzazione che vuole sostenere lo sforzo di sindaci ed amministratori locali nel lavoro quotidiano a favore dei cittadini di una regione che soffre ancora delle difficoltà tipiche di un territorio svantaggiato, con vistosi ritardi infrastrutturali e soprattutto con indici di spopolamento particolarmente marcati. Al tempo stesso ALI vuole costruire un luogo del dibattito e della elaborazione di proposte per contrastare la deriva alla quale si assiste da alcuni anni e che ha portato la Basilicata a perdere il primato di Regione efficiente nella spesa dei fondi comunitari in rapporto non solo alle altre Regioni meridionali ma anche nel confronto nazionale. Nel corso dell’ultima assemblea regionale tenutasi a Matera ALI ha stigmatizzato la situazione di crisi acuta in cui da tempo è sprofondato il governo regionale in ultimo paralizzato a seguito anche di una inchiesta giudiziaria. Diventa sempre più insopportabile la condizione di sostanziale blocco in cui si trovano tutte le attività a cominciare da quelle del Consiglio Regionale che da mesi non è in grado di funzionare. In verità da tempo i contrasti politici interni alla maggioranza di centrodestra che regge le sorti della Regione producono un sostanziale stallo delle attività. Anche per questa ragione l’appello che ALI ha rivolto al Presidente della Regione Vito Bardi è stato piuttosto netto: se non ci sono le condizioni per governare è saggio gettare la spugna e passare la parola agli elettori. D’altro canto è impensabile che l’attuale maggioranza possa far fronte ai gravosi impegni che attendono la Regione a livello nazionale ed europeo in assenza di una giunta forte ed autorevole sostenuta da una maggioranza che sappia indicare la direzione di marcia. Vivacchiare provando a far “passare la nottata” non solo non è degno del mandato ricevuto dai cittadini ma soprattutto rischia di pregiudicare il futuro della regione in presenza di appuntamenti fondamentali come l’attuazione di quanto previsto dal PNRR e dai programmi di spesa UE. La situazione della sanità in Basilicata è giunta al limite del degrado. I sindacati insieme ai Comuni a tante associazioni e partiti politici si sono mobilitati in permanenza per scongiurare la definitiva implosione dei servizi sanitari. La recente manifestazione che si è svolta proprio sotto il palazzo della Giunta Regionale ha dato un segnale forte del disagio in cui versano i territori lucani. La migrazione sanitaria e le liste di attesa sono solo il segnale più evidente del disastro in cui si trovano i servizi essenziali della sanità lucana. L’impressione che si ha è di un vero e proprio abbandono della funzione strategica del governo della Regione. In queste condizioni appare sempre più difficile che la Basilicata possa avere un ruolo autorevole ai tavoli nazionali nella difficile partita che si avvia con il nuovo governo che si è formato dopo le elezioni politiche del 25 settembre. Chi pensava che un “allineamento” del quadro politico nazionale con quello regionale avrebbe portato a qualche vantaggio per la Basilicata dovrà rapidamente ricredersi innanzitutto per l’incapacità del governo regionale di presentarsi in modo autorevole agli appuntamenti che ci attendono. D’altronde i primi segnali che vengono dal nuovo Governo nazionale sono inequivocabili: il disprezzo per i cittadini e le imprese oneste attraverso condoni fiscali, abbassamento della guardia nella lotta all’evasione con l’aumento dell’uso del contante, atteggiamento vessatorio nei confronti delle fasce sociali più disagiate con proposte di tagli al reddito di cittadinanza. Nessuna predisposizione di programmi per affrontare la gravissima situazione dell’aumento dei prezzi di tutti i generi. Ancora una volta i Comuni saranno chiamati a far fronte ai gravi disagi dei cittadini con le armi spuntante visto che da oltre un anno l’aumento della bolletta energetica colpisce gli Enti Locali come le famiglie mettendo a rischio la chiusura dei bilanci. Anche per questa ragione ALI assumerà per i prossimi mesi una iniziativa costante per sostenere i sindaci nella difficile battaglia finalizzata a tenere a posto i conti ma allo stesso tempo aiutare i cittadini ad affrontare le prevedibili difficoltà che si presenteranno nel prossimo inverno.
*Di Salvatore Adduce, direttore Ali Basilicata