Intervista al Presidente del Consiglio nazionale dell’ANCI Enzo Bianco
1. Quest’anno l’Assemblea Anci si è svolta in un momento importante per il nostro Paese, dopo anni di tagli e spending review finalmente i Comuni hanno la possibilità di spendere e investire. Quali sono le opportunità, per i territori e per il Paese?Abbiamo finalmente la possibilità e le risorse per il rilancio del nostro Paese e delle istituzioni locali; per varare quei cambiamenti indispensabili per una stagione di crescita e di sviluppo, di efficienza e di giustizia. Una vera e propria rigenerazione è possibile per non lasciare nessuno indietro. Ma bisogna partire innanzitutto dalla semplificazione delle procedure e dell’azione dei sindaci per poter decidere nei tempi previsti e dare gambe al Piano nazionale di ripresa e resilienza. In particolare, sul tema delle responsabilità dei sindaci e degli amministratori locali.
A luglio abbiamo convocato insieme al Presidente Decaro e ho presieduto un importante Consiglio Nazionale di Anci a Roma a cui è seguito una manifestazione nazionale dei Sindaci. A piazza Santi Apostoli sono confluiti 800 sindaci da tutta Italia, con la fascia tricolore, senza differenza alcuna di colore politico, di posizione geografica, di dimensione del Comune. Abbiamo approvato all’unanimità un importante documento consegnato al Presidente Draghi che ci ha ascoltato con attenzione, considerazione e rispetto. In questi giorni faremo un’attenta valutazione dei passi avanti fatti e delle difficoltà che abbiamo incontrato. Qualcosa certamente si è mosso sul fronte dell’indennità dei sindaci, sulla ineleggibilità, sulle regole e la responsabilità, sulla reputazione e sulle dotazioni umane. Ci sono importanti proposte che devono trovare presto attuazione: a partire dalla riforma del Testo Unico degli Enti locali e sull’abuso d’ufficio. Non bisogna poi dimenticare che, per rispondere alla sfida del Pnrr, i Comuni devono avere necessariamente a disposizione anche il personale idoneo da impiegare con le giuste competenze tecniche e progettuali. Anni di tagli, soprattutto al Sud, hanno inciso fortemente sul capitale umano delle nostre amministrazioni.
2. Di cosa c’è bisogno a livello locale per centrare la sfida offerta dal Pnrr e cosa occorre a livello nazionale? Due sono le parole chiave che valgono tanto a livello locale quanto a livello nazionale: semplificazione e velocità. Per fare questo, ribadisco, è importante ridare serenità al lavoro dei Sindaci e degli amministratori locali.La nostra reputazione personale è il bene più prezioso che abbiamo. Troppe volte è turbata da iniziative incomprensibili, da azioni avventate, da interpretazioni discutibili, da norme poco chiare.La stragrande maggioranza di queste azioni si chiude riconoscendo la piena legittimità dei comportamenti dei Sindaci.Ma il danno, l’amarezza, il costo, il dolore restano indelebili. Un titolo “strillato” sui giornali può mettere in discussione tutto il nostro lavoro.
Anche su questo campo, sul superamento di talune fattispecie, sulla ragionevolezza delle norme e dei comportamenti, ANCI si aspetta un sostegno e parole chiare.Lo chiedono tutti gli amministratori del nostro Paese, tutti i Sindaci, senza differenza di colore politico.
Se semplificazione e velocità sono due asset decisivi alla base del cambiamento è pur vero che non dobbiamo dimenticarci dei nostri giovani che giocano un ruolo fondamentale in questa partita. Occorre dare loro strumenti formativi e opportunità per essere protagonisti dell’innovazione della Pubblica amministrazione e del paese, garantire loro stabilità e prospettive future. Rappresentano l’energia innovativa dell’Italia e di cui non possiamo fare a meno, soprattutto adesso.
3. Il Premier Draghi è stato accolto da una standing ovation all’Assemblea. C’è grande sintonia tra i sindaci e il Governo e cosa vi aspettate nei prossimi mesi?
Mai come in questo momento sentiamo una grande vicinanza da parte del governo, lo ha ribadito di recente anche il presidente di Anci, Antonio Decaro alla nostra XXXVIII Assemblea annuale che si è tenuta a Parma dal 9 all’11 novembre e che ha ospitato le alte cariche dello Stato, dal presidente Mattarella allo stesso Draghi, ai presidenti dei due rami del Parlamento e molti ministri. Nei prossimi mesi sarà decisivo il gioco di squadra con il governo, le Regioni e le Istituzioni tutte per spendere bene e velocemente le risorse dell’Europa. Come Comuni siamo pronti, le missioni individuate dal Piano nazionale, dalla digitalizzazione alla salute, riguardano direttamente la vita quotidiana delle amministrazioni locali, le nostre politiche territoriali, quelle che incidono direttamente e indirettamente sulla vita delle nostre comunità. C’è bisogno per questo di un grande passo in avanti verso la semplificazione delle procedure e dei provvedimenti per poter fare gli investimenti previsti e realizzare le opere necessarie in tempi certi. Solo così potremo mettere in moto il cambiamento nel paese. I Sindaci sono senza dubbio propulsori di questo Piano, ma devono essere messi nelle condizioni di poter agire bene e velocemente.
4. Altro tema centrale: l’emergenza climatica è la grande emergenza e la grande sfida globale. Sulla partita dell’ambiente, della sostenibilità e dei rifiuti l’Italia che ruolo gioca e quale il ruolo dei sindaci?
Come Anci e amministratori locali siamo naturalmente sensibili a questo tema di cui le città sono le principali protagoniste a livello globale. Basti pensare che quasi due terzi della popolazione mondiale vivrà nelle città e circa un terzo di quella italiana risiede nelle 14 città metropolitane. Questo significa che il nostro impegno e lavoro non è più rinviabile. È in gioco la qualità della vita dei nostri cittadini e della salute, come questa pandemia ha dimostrato. Clima, salute e sostenibilità ambientale vanno dunque di pari passo, sono beni comuni che vanno tutelati e su cui tutti noi dobbiamo impegnarci. Come Anci ci siamo. In particolare, sul tema della salute, Anci ha lanciato “Il manifesto sulla salute” che delinea i punti chiave e le azioni da realizzare nelle città per migliorare gli stili di vita e lo stato di salute dei cittadini, con l’obiettivo di realizzare health cities: ovvero città consapevoli dell’importanza della salute come bene comune.
Così come sul fronte del riciclo dei rifiuti, il lavoro è costane e prosegue.
Di recente abbiamo rinnovato il nostro impegno con il Conai: l’accordo siglato con il Conai ed il Consorzio Biorepack segna un importante passo in avanti nel sistema di gestione dei rifiuti di bioplastica da parte dei Comuni ma è anche un tassello fondamentale verso la sostenibilità ambientale e l’economia circolare. Tema su cui l’Anci si è attivata sin dall’inizio per adeguarsi alle norme comunitarie e nazionali. L’accordo permette di definire la corretta modalità di gestione per il recupero di materia a fronte di corrispettivi erogati dal nuovo Consorzio riconosciuto dal Ministero e migliora l’impatto ambientale aumentando la quota di materiale compostabile e biodegradabile. Insomma, noi ci siamo, l’Anci, i sindaci e gli amministratori locali sono già a lavoro per il cambiamento, un cambiamento che parte dalle nostre comunità, dalle più piccole a quelle più grandi, per dare un respiro di innovazione al paese intero.
*di Valentina Guiducci, ufficio stampa ALI