Siamo di fronte a un passaggio complesso e importante per il Paese. Da una parte si lavora per la ripresa economica e al Recovery Plan che dovrebbe segnare la grande occasione di rilancio e rinascita dell’Italia, avremo molte risorse da spendere per finanziare progetti e creare investimenti capaci di ridisegnare, innovare, rendere il Paese più equo e più efficiente, e pensare finalmente a un nuovo modello di sviluppo sostenibile. Dall’altra parte, ci troviamo in giorni di ulteriori restrizioni e difficoltà sociali, sanitarie, lavorative ed economiche dovute a un nuovo aumento dei contagi (e purtroppo tanti morti) per il Covid, che ancora mina il nostro cammino.
In mezzo a queste due realtà c’è il lavoro quotidiano dei Sindaci, che governano il territorio e cercano di rispondere il meglio possibile alle esigenze e ai bisogni dei cittadini e delle famiglie. E proprio per questo, come lo Stato centrale, sono legati al governo del Paese sia in una prospettiva di medio-lungo termine sia in una prospettiva di breve termine. Abbiamo idee e progetti per costruire e progettare il futuro, e abbiamo i doveri dell’amministrazione e dei controlli quotidiani. Spesso con le poche risorse di cui disponiamo.
Sulla base di queste semplici considerazioni, la richiesta dei Sindaci al Governo di dare direttamente ai Comuni l’anticipo delle risorse che arriveranno dall’Europa già dal mese di aprile ha cognizione di causa, perché noi Sindaci conosciamo meglio di chiunque altro le necessità dei nostri territori, le città, le imprese che vi operano, le esigenze dei cittadini e i problemi del nostro Paese; possiamo cioè garantire efficienza e tempi brevi, che è anche quello che chiede l’Europa.
Su questo tema importante ALI ha deciso di promuovere una campagna tra i Comuni italiani attraverso un ordine del giorno che approvato dai relativi Consigli comunali formalizza questa richiesta a Governo e Parlamento sulle risorse del Next Generation EU. I Sindaci e i Comuni devono assolutamente essere coinvolti in questo, non possono che essere nella cabina di regia.
Accanto al tema del futuro del Paese c’è anche un altro tema importante, più legato alla gestione del presente e in particolare alla scuola. Abbiamo visto in questo ultimo anno cosa significa chiudere le scuole e quali nefaste conseguenze si hanno sia sui ragazzi sia sulle famiglie sia sull’economia. Finché non avremo raggiunto l’immunità di gregge dovremo organizzare il settore della scuola e cercare di garantire il diritto allo studio e la didattica in presenza sicura.
Anche su questo ALI ha promosso una campagna tra i Comuni, per fare rete, con un ordine del giorno che chiede alla Regione, ai Ministeri della Salute e dell’Istruzione uno screening periodico agli studenti e a tutto il personale delle scuole medie e superiori per assicurare una didattica in presenza sicura. O, in alternativa, che siano messe a disposizione le necessarie risorse per rendere immediatamente operativo tale servizio a livello comunale. I dati ci dicono che la didattica digitale non sostituisce la didattica in presenza e anzi favorisce l’abbandono scolastico, che uno studente su dieci non ha svolto didattica a distanza e il 20% l’ha svolta solo saltuariamente, e che la mancanza di rapporto diretto con gli altri, il lungo tempo dentro casa e davanti allo schermo provocano danni psicofisici ai nostri ragazzi. Non possiamo permettercelo.
E poi una campagna per la democrazia e di civiltà. Un terzo ordine del giorno promosso tra la rete degli amministratori locali per aderire alla campagna che vede Amnesty International e tante altre associazioni ed enti uniti per Patrick Zaki e promuovere tra i Comuni la richiesta al Governo di conferirgli la cittadinanza italiana. Perché la democrazia è il nostro bene più prezioso, da tutelare anche oltre i nostri confini nazionali.
Oltre al lavoro quotidiano di servizio allo Stato e ai nostri cittadini, i Sindaci sono in prima linea costantemente per costruire un futuro migliore per l’Italia, per portare avanti battaglie importanti in difesa dei diritti e della nostra democrazia, accanto ai cittadini, cercando ogni giorno di fare qualcosa di significativo che possa migliorare le vite di tutti.
E’ il momento di diventare protagonisti, certamente nel rispetto dei diversi livelli istituzionali di governo, riconoscendo la nostra forza e il nostro imprescindibile lavoro sul territorio affinché si realizzi quel sogno di cambiamento che solo attraverso l’unità può concretizzarsi.