La capitale italiana del tessile supera a pieni voti l’“esame” della Rete dei Comuni Sostenibili.Presentato il Rapporto di sostenibilità 2023 della città: dalla misurazione è emerso che il 90% degli indicatori sui temi di competenza del comune è positivo
La sostenibilità, per il Comune di Prato, fa parte del presente e soprattutto del futuro. Lo certifica la Rete dei Comuni Sostenibili che, martedì 16 gennaio 2024, ha presentato il Rapporto di Sostenibilità 2023 alla Giunta, al Consiglio comunale e ai dipendenti nel salone consiliare. All’iniziativa sono intervenuti, fra gli altri, Benedetta Squittieri, assessora allo sviluppo economico, all’innovazione e all’agenda digitale del Comune di Prato e Maurizio Gazzarri, responsabile analisi e sviluppo del monitoraggio della Rete dei Comuni Sostenibili.
Il Rapporto di sostenibilità del Comune di Prato e come funziona
La Rete dei Comuni Sostenibili, analizzando i dati forniti dal comune e da istituti di ricerca come l’Istat, ha stilato questo Rapporto, che valuta 99 indicatori, la maggior parte dei quali su materie di stretta competenza dei comuni. Gli indicatori sono stati elaborati dalla Rete, con la collaborazione di ASviS, mentre il progetto di monitoraggio è stato messo sotto la lente di ingrandimento dal Centro Comune di Ricerca della Commissione Europea quale buona pratica da esportare in altri paesi europei. La Rete dei Comuni Sostenibili – lo ricordiamo – è aperta a tutti i comuni, unioni dei comuni, province, città metropolitane e regioni, di qualunque colore politico sia l’amministrazione in carica.
Nel dettaglio, i numeri del Rapporto 2023 del Comune di Prato dicono che tra i 75 indicatori di tipo quantitativo, cioè quelli misurabili con tendenze numeriche, il 76,1% ha avuto negli ultimi 5 anni una tendenza positiva. Ancor più nello specifico, nelle materie di competenza comunale, il 90,9% degli indicatori qualitativi ha avuto tendenza positiva. Se si considerano, invece, i 24 indicatori qualitativi, che misurano lo stato degli iter di alcuni strumenti di pianificazione o di scelte amministrative non misurabili quantitativamente, si ha una percentuale di positività nell’87,5% dei casi.
Particolarmente significativi, ad esempio, l’aumento al 73% della raccolta differenziata, i posti negli asili nido (i bambini fino a 2 anni iscritti agli asili nido comunali o inseriti in un sistema di indirizzo e controllo pubblico superano il 30%), la capacità di riscossione da parte dell’amministrazione comunale, che sfiora il 90%. Le piste ciclabili toccano i 111,73 km ogni 100 kmq e la densità delle colonnine per la ricarica di auto elettriche sono 4 ogni 10 kmq. Mentre, tra le tendenze degli indicatori con dimensioni sovracomunali, vanno evidenziate le unità immobiliari raggiunte in tutto il comune dalla banda larga, che arrivano al 95%.
“Prato, rispetto alle metropoli internazionali, è una città piccola, ma ha al suo interno tutta la loro complessità – affermano Benedetta Squittieri, assessora allo sviluppo economico, all’innovazione e all’agenda digitale, e Matteo Biffoni, sindaco di Prato -. In realtà fa parte di quelle città medie nelle quali a livello globale si stanno sperimentando nuovi modelli sociali di convivenza, nuove forme di produzione, modalità innovative di formazione delle giovani generazioni: città medie che sono dotate di quella flessibilità, capacità di assorbire i cambiamenti e disponibilità all’innovazione necessari per verificare gli effetti di queste trasformazioni in tempi brevi e indicare nuovi possibili scenari verso i quali incamminarsi nel difficile percorsi di superamento della crisi economica internazionale. Prato è una realtà in continuo divenire – proseguono – e riveste un ruolo strategico nell’àmbito regionale e di area vasta, e rispetto a ciò l’amministrazione ha elaborato una visione di medio-lungo periodo basata su un’analisi dell’esistente e improntata a una prospettiva di sviluppo sostenibile, come prerogativa strategica su cui concentrare la programmazione e verso la quale far convergere le azioni sia del comparto pubblico che di quello privato. Negli ultimi anni – concludono – il comune ha lavorato intensamente per dotarsi di alcuni strumenti di programmazione strategica con la finalità di orientare in maniera efficiente le proprie azioni, soprattutto sui temi della transizione digitale ecologica e circolare. Oltre al Documento Unico di Programmazione ci sono una serie di piani specifici legati alla sostenibilità, tra cui il Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile e il Clima, il Piano operativo, il Piano della mobilità sostenibile, il Piano smart city, il Piano di forestazione”.
“Prato è uno dei grandi comuni italiani che si è sottoposto per il secondo anno al monitoraggio degli indicatori della Rete dei Comuni Sostenibili – commenta Maurizio Gazzarri, responsabile analisi e sviluppo del monitoraggio della Rete –. E già questo è un punto positivo, perché dimostra l’intenzione di dare continuità alla valutazione, inserendola come elemento stabile nel sistema di pianificazione amministrativa e di verifica dei risultati dei progetti e delle azioni quotidiane. Già nel 2021, Prato si era distinto per percentuali molto elevate di indicatori con tendenza positiva. Con questo secondo monitoraggio, non solo vengono confermate tali tendenze, ma addirittura il numero di indicatori con trend positivo è aumentato. Per dare due dati, tra i tanti, significativi, possiamo notare che sulle materie di competenza diretta del comune, per quanto riguarda sia gli indicatori quantitativi sia quelli qualitativi, la percentuale di positività è cresciuta rispetto al 2021. Per i primi, quelli numerici, sale dall’84,4% al 90,9%. Per i secondi, i cosiddetti eventi sentinella, la valutazione positiva cresce dall’84,2% all’87,5%. Insomma, Prato in questi anni non solo ha fatto passi avanti, ponendosi e raggiungendo obiettivi, ma ha dimostrato di poter essere esempio per tanti altri comuni analoghi. Non è un caso che, come Rete dei Comuni Sostenibili, spesso chiediamo a Prato di illustrate le proprie buone pratiche nei nostri eventi. Ovviamente, Prato può ulteriormente migliorarsi, continuando a dare il proprio contributo al raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità dell’Agenda 2030. Ricordo, infine, l’appuntamento con la seconda assemblea nazionale della Rete dei Comuni Sostenibili, in programma a Roma il 29 febbraio e il 1° marzo 2024 al Teatro dei Ginnasi”.
Ufficio stampa Rete dei Comuni Sostenibili