Si è chiuso un 2023 intenso, per il Paese e anche per noi amministratori locali. Sono state tante le battaglie che abbiamo portato avanti da gennaio a dicembre, a cominciare da quella contro l’autonomia differenziata, che ci ha visti schierati compatti contro un disegno di legge che rischia di spaccare l’Italia e che ALI ha portato al centro del Congresso Nazionale di marzo, “Ricuciamo l’Italia”, che ha visto la partecipazione tra gli altri del Presidente della CEI Matteo Maria Zuppi, dei Ministri Raffaele Fitto, Matteo Piantedosi, Maria Alberti Casellati e Gennaro Sangiuliano, e tanti sindaci e amministratori locali.
La riforma del TUEL, il nuovo Codice degli Appalti, l’abuso d’ufficio, il tema dei migranti, la tragedia dell’alluvione che ha colpito a maggio il nostro Paese con la discussione che si è aperta sulla fragilità dei nostri territori, la violenza sulle donne, per arrivare alla Legge di Bilancio e ai tagli alle risorse degli enti locali, poi rimodulati: l’elenco delle sfide per noi sindaci e amministratori è stato lungo.
Ma nel 2023 abbiamo anche parlato di bellezza dei nostri territori, a luglio, con la seconda edizione del Festival della Bellezza di Ali, l’assemblea nazionale degli assessori alla cultura e al turismo che si è svolta ad Andria e che si è conclusa con la firma della “Carta delle Città della Bellezza” da parte di oltre 50 Comuni, un’importante e nuova intesa per fare rete e dare vita a iniziative comuni per promuovere i territori, il paesaggio e il patrimonio culturale, naturale e artistico del nostro splendido Paese. E non possiamo dimenticare certamente, la quinta edizione del Festival delle Città, l’appuntamento annuale che mette a confronto, con la ripresa dei lavori, il governo e gli enti locali per parlare di tanti temi che riguardano il Paese e la politica, a cui partecipano rappresentanti del mondo economico, della cultura, dell’istruzione, dell’informazione, dell’associazionismo, del terzo settore, dello sport, dell’ambiente.
Ora abbiamo di fronte il 2024, un anno nuovo che si apre con tante sfide ancora da affrontare, sempre con determinazione e idee chiare, e con gli obiettivi non ancora raggiunti e i problemi ancora in sospeso che ci portiamo dall’anno appena trascorso. Sarà un anno nuovo importantissimo anche per le elezioni, amministrative, europee ed estere (tra gli altri, l’atteso voto in Usa e in Russia). Con le elezioni europee si deciderà l’assetto dell’Europa, sempre più importante e strategico a livello nazionale e mondiale, soprattutto dopo le recenti guerre che stanno cambiando gli equilibri economici e politici mondiali.
Che cosa ci aspetta nel 2024? Sicuramene comuni ed enti locali dovranno poi fare i conti con gli effetti della Legge di Bilancio appena approvata, i tagli previsti in settori strategici e importantissimi come scuola, ricerca e sociale, cultura, lavoro e pensioni, perché le ricadute saranno su cittadini e territori. Sarebbe saggio, da parte delle forze politiche governative, evitare i toni trionfalistici rispetto alla Manovra che abbiamo letto in questi giorni, perché per quanto sia normale mostrare il bicchiere mezzo pieno da parte di chi governa si tratta di toni che stridono con la realtà: ricordiamo che nel nostro Paese vivono sei milioni di poveri e che c’è ancora un enorme problema di lavoro povero, lavoro nero e sottopagato. Il salario minimo era da questo punto di vista una proposta fondamentale, che però è stata respinta in Parlamento dai partiti di maggioranza.
Infine, non dimentichiamo che, in un anno di inflazione, in cui specialmente il ceto medio basso ha fatto fatica ad arrivare a fine mese, la Legge di Bilancio del centrodestra non solo non dà la spinta alla crescita del Paese ma si basa su dati errati perché prevede tassi di crescita del Pil dimezzati sia dalle previsioni dell’Istat che da quelle di Bankitalia. Il rischio, dunque, è che si vada, a breve, verso la necessità di una manovra correttiva.
Come sindaci e amministratori locali siamo e saremo pronti a far sentire la nostra voce e portare avanti le nostre battaglie sempre cercando l’unità del Paese e il riconoscimento dei principi e diritti costituzionali.
*di Matteo Ricci, Presidente nazionale di Ali e sindaco di Pesaro