
La recente sessione plenaria del Comitato delle Regioni ha evidenziato l’urgenza di politiche abitative accessibili. Quali soluzioni concrete possono essere adottate a livello europeo?
L’interesse europeo per la crisi abitativa parte dall’azione che in questi anni abbiamo promosso come Gruppo Socialista del Comitato Europeo delle Regioni. Su impulso di tanti Sindaci e rappresentanti delle Regioni, insieme collaborazione con parlamentari europeo del nostro gruppo S&D e al Commissario Smith, abbiamo promosso diverse iniziative di sensibilizzazione che ne hanno fatto una campagna “Housing for all” ed un nostro punto programmatico per le elezioni europee del giugno 2024. Oggi questo è diventato un impegno puntuale della Presidente Von der Layen anche attraverso la nomina di un Commissario dedicato – Dan Jørgensen – ed una linea di bilancio. Le misure verteranno su più ambiti: rilancio dell’edilizia pubblica; “calmierazione” affitti – anche per far fronte alla concorrenza delle piattaforme turistiche; efficientamento energetico del patrimonio pubblico esistente. Il dibattito è appena iniziato ed il Comitato delle Regioni è al lavoro su questo anche, a partire dall’azione dei nostri Sindaci e della Commissione ad hoc istituita dal Parlamento Europeo e presieduta dalla parlamentare S&D Irene Tinagli.
Nel suo intervento alla plenaria, ha sottolineato l’importanza di un’Europa più coesa e vicina ai cittadini. In che modo il Comitato europeo delle regioni intende rafforzare il coinvolgimento degli enti locali nelle decisioni europee, specialmente in settori chiave come la difesa, dove ha evidenziato una mancanza di coinvolgimento da parte della Commissione Europea?
Oggi l’Europa e il suo futuro sono un tema molto discusso. Per far fronte alle sfide globali abbiamo bisogno di un’Europa forte, unita. E questo passa anche da un rafforzamento dei nostri territori, Comuni, Province e Regioni. Un’Europa forte, unita, con territori sempre più protagonisti della vita delle persone: è li che avviene la coesione, che si garantisce la qualità della vita. Il Comitato delle Regioni è la casa delle autonomie locali, è il luogo dove si portano istanze dei territori e viceversa dal Comitato si portano le opportunità europee sui territori. Sono diverse le sfide di questo nuovo mandato, dalla riforma della politica di Coesione (centralizzata come il modello PNRR o decentrata con forte protagonismo regionale?); politiche per la casa e più in generale un’idea di Europa Sociale; Salute che dopo il Covid è diventato uno dei temi preponderanti, le transizioni – digitale e verde – che chiamano in ballo anche il tema delle disuguaglianze sociali e territoriali; la politica agricola comune, che impiega un terzo del bilancio europeo, la difesa che per noi deve essere una difesa europea e non il sostegno ai vari eserciti. Difesa è anche Pace. L’Unione Europea è nata per questo. E difesa è sviluppo industriale e qua torna in gioco il ruolo delle regioni e quanto può essere fatto in ogni singolo territorio. Tutto questo, e non solo, sta nella cornice del nuovo bilancio pluriennale, di come quindi saranno destinate le risorse ed in particolare se ci sarà capacità di fare debito comune e per quale ammontare – misura che va nella direzione di un’Europa forte e unita.
La sfida è appena iniziata!
Luca MENESINI – Capogruppo PSE Comitato delle Regioni
luca.menesini@cor.europa.eu