Rinascita e Innovazione: la Biblioteca di Legnano come cuore della comunità post-pandemia

Creare le condizioni per riallacciare quelle relazioni sociali che la pandemia ha allentato. Come amministratori ci siamo trovati, nel post covid, ad affrontare una sfida inedita: riattivare una comunità che, in tante sue parti, su tutte quelle più fragili, era stata forzatamente isolata e compartimentata. Cosa fare? Il Comune di Legnano ha sfruttato le possibilità offerte da PNRR, altri fondi europei, ministeriali e regionali, partecipando a bandi e sviluppando interventi da oltre 50 milioni di euro per contribuire a ridurre le situazioni di emarginazione, con rischio di degrado sociale, che la pandemia aveva generato. In altre parole, in questi anni, abbiamo rigenerato dei luoghi fisici perché questi diventassero o ridiventassero luoghi di comunità grazie alle risorse finanziarie straordinariamente disponibili. Abbiamo agito, grazie a un impegno straordinario dei nostri uffici, sui contenitori guardando al contenuto, ossia alle persone che avrebbero fruito di scuole, centri civici e impianti sportivi riqualificati strutturalmente e sotto il profilo energetico. Ma c’erano anche situazioni in città dove non servivano lavori sugli edifici, perché il problema riguardava unicamente le persone e consisteva nel ricostruire con loro un rapporto interrotto o fortemente limitato da mesi. È stato il caso della biblioteca, per cui non ci siamo limitati a riaprire le sale di lettura. Serviva, infatti, dare una scossa per fare ripartire uno dei servizi chiave per la promozione della cultura, quindi fondamentale per la “cura” di una cittadinanza attiva e consapevole. Se in biblioteca, fino a quel momento, c’erano unicamente utenti, con una serie di iniziative e una “call to action” si è puntato a promuovere la figura del bibliovolontario. In altre parole, chi alla biblioteca si era sempre rivolto per i suoi servizi; prestito, consultazione o per incontri e conferenze, poteva diventare un soggetto attivo collaborando con il personale della biblioteca alla progettazione di iniziative per i cittadini. Il seme gettato circa due anni e mezzo fa ha dato buoni frutti; oggi i bibliovolontari sono un’ottantina e di fasce d’età molto diverse, dai 16 ai 75 anni. In particolare, il gruppo dei “bibliogiovani” ha collaborato alla realizzazione di una rassegna estiva, “Biblionote”, che promuove il protagonismo dei ragazzi con concerti di band, talk, mostre d’arte, proiezioni di film, laboratori artistici e di scrittura; di salotti culturali e della Festa della Sostenibilità, che ha visto una collaborazione significativa anche con la Rete dei Comuni Sostenibili. I volontari più avanti nell’età hanno curato il ciclo di letture “Nonno, mi racconti una storia?” che, oltre a rappresentare per i bambini un primo contatto con la lettura, getta un ponte fra generazioni e partecipato al progetto “Regalaci la tua storia”, che produrrà un video con vicende di vita quotidiana in occasione dei cento anni di Legnano Città. I bibliovolontari adulti stanno anche animando la biblioteca aperta l’anno scorso in un quartiere periferico di Legnano concorrendo a creare, con iniziative rivolte a bambini e famiglie come “Favole a colazione”, autentico benessere sociale. Insomma, i tempi sono davvero cambiati: la biblioteca non è più soltanto libri; oggi è diventata una vera “bibliocomunità”.        

Lorenzo Radice, sindaco di Legnano e Presidente Ali Lombardia