Regioni e città in Europa: prospettive per gli amministratori alla luce della nuova Commissione Von der Leyen

Il report annuale 2024 del Comitato delle regioni evidenzia alcuni temi centrali che interessano direttamente i sindaci e gli amministratori locali italiani. Tra questi:

Transizione Verde: Le città e le regioni europee sono responsabili del 70% delle politiche di mitigazione climatica e del 90% di quelle di adattamento. Questo implica una necessità urgente di investimenti locali in infrastrutture sostenibili e soluzioni energetiche, con l’obiettivo di ridurre le emissioni e affrontare i cambiamenti climatici.

• Politica
di Coesione e Sviluppo Economico: Il report conferma che i fondi di coesione dell’UE sono essenziali per sostenere lo sviluppo locale. La politica di coesione si traduce in un significativo supporto per la crescita economica, la creazione di posti di lavoro e l’inclusione sociale, con un impatto diretto anche nelle aree meno sviluppate dell’Italia.


Sfide Demografiche e Spopolamento Rurale: In molte zone rurali, la popolazione continua a diminuire, con effetti negativi sul tessuto economico e sociale. Sono urgenti politiche mirate, capaci di attrarre nuovi residenti e supportare le comunità rurali.

Transizione Digitale e Accesso ai Servizi: L’espansione delle infrastrutture digitali è una priorità ed è particolarmente importante per colmare il divario tra aree urbane e rurali.


I Nuovi Commissari Europei e l’Impatto sulle Politiche Locali

Alla luce della Commissione appena confermata in seduta plenaria a Strasburgo, occorre prepararsi a una serie di cambiamenti che influenzeranno direttamente i comuni.

Energia e Clima: I nuovi commissari incaricati di gestire il Green Deal (in primis la spagnola Teresa Ribeira, e poi la svedese Jessica Roswall) e la politica energetica europea saranno cruciali per le strategie di sostenibilità. Gli amministratori locali dovranno quindi monitorare con attenzione le politiche energetiche per comprendere i cambiamenti nei finanziamenti e nei regolamenti.


Economia e Innovazione: Altri ruoli chiave riguardano la promozione dell’industria pulita e della digitalizzazione. I nuovi commissari potrebbero introdurre iniziative per facilitare l’accesso dei comuni ai fondi per l’innovazione tecnologica e il supporto alle PMI.


Coesione e Riforme Istituzionali: Qui potremo contare su Raffaele Fitto, vicepresidente esecutivo e responsabile della politica di coesione e delle riforme strutturali, che avrà un ruolo centrale nel futuro delle regioni. La volontà di semplificare l’accesso ai fondi e di rafforzare la governance multilivello potrebbe portare vantaggi per i comuni, facilitando la progettazione e realizzazione di iniziative locali.


In definitiva, mentre l’Europa ridefinisce le proprie priorità politiche e istituzionali, è essenziale che i sindaci e gli amministratori italiani siano proattivi nel cogliere le nuove opportunità. La conoscenza dei cambiamenti a livello europeo e l’impegno nel rendere operative le politiche dell’UE nelle comunità locali sono strumenti essenziali per garantire un futuro sostenibile – e prospero – per le regioni italiane.

Il Commento dell’eurodeputato Giuseppe Lupo

Con il nostro gruppo parlamentare S&D stiamo definendo le priorità del nuovo MFF o Quadro Finanziario Pluriennale post 2027. Tra queste sono particolarmente importanti per noi il rafforzamento della politica di coesione, con un coordinamento più stretto con le autorità locali e regionali, gli investimenti sull’housing per garantire un ruolo del bilancio dell’UE sul tema degli alloggi a prezzi accessibili, nonché il supporto alle politiche attive del lavoro e alle misure occupazionali, con focus sulle politiche per il lavoro giovanile.

Mi aspetto da Fitto che sia coerente con il programma presentato a Strasburgo dalla Presidente Ursula Von der Leyen, in particolare che si impegni con una vera politica di coesione per la riduzione delle disuguaglianze territoriali, sociali e di genere, con un’attenzione particolare al Sud e alle aree interne. È il momento di sperimentare una vera fiscalità di vantaggio per attrarre investimenti produttivi nelle aree economicamente più depresse per creare occupazione. La lotta alla disoccupazione deve essere una priorità.

Ho fatto per lunghi anni il consigliere regionale in Sicilia e il consigliere comunale della mia città, Palermo. La mia esperienza mi porta a dire, anche alla luce di questi primi mesi a Bruxelles, che è importante che i nostri amministratori locali siano sintonizzati con le nuove politiche europee, che devono mantenere le Regioni e le città al centro dell’attenzione.

È utile che i sindaci facciano rete tra di loro per incidere sulle scelte del Parlamento europeo, anche tramite il Comitato delle Regioni, che deve essere ascoltato prima di definire le priorità del nuovo Quadro Finanziario Pluriennale.

Per questo ALI, adesso guidata da Roberto Gualtieri, può svolgere un ruolo importante, come è stato in questi anni con Matteo Ricci, per un nuovo protagonismo dei Comuni in Europa.

Il tema della qualità dei servizi pubblici locali è fondamentale per la crescita delle città, delle Regioni e in definitiva dell’Italia.

Oggi i Comuni, grazie al PD, hanno la fortuna di poter utilizzare la leva del PNRR per lo sviluppo e per la riqualificazione urbana. È una grande sfida che le amministrazioni di centro sinistra stanno conducendo con impegno e buoni risultati. Purtroppo lo stesso non avviene in alcuni comuni governati dal centrodestra. Se vogliamo fermare lo spopolamento, soprattutto delle aree interne, serve una nuova politica degli investimenti anche a livello nazionale. Purtroppo il governo Meloni dianzi a questi problemi è come le “tre scimmiette”, cioè non vede, non sente e non parla, e la prossima legge di bilancio ne è una dimostrazione.