Festival delle Città 2024. Gualtieri: Il modello urbano attuale è insostenibile, necessarie grandi trasformazioni

La VI edizione del Festival delle Città si è chiusa con un’intervista a Roberto Gualtieri, Presidente nazionale di ALI e Sindaco di Roma Capitale, condotta da Serena Bortone.

Da primo cittadino della Capitale d’Italia, Gualtieri dimostra di conoscere bene la situazione in divenire della sua città e non si tira indietro dinanzi al gran lavoro che dovrà essere svolto per rendere Roma una realtà civica degna del suo nome: “Con i cantieri siamo messi bene, anche se siamo partiti in ritardo, colpa anche della precedente crisi di governo, ma pur essendo partiti un po’ controvento abbiamo immaginato un programma degli eventi tale da non far perdere a Roma gli investimenti fondamentali per il Giubileo, con un programma ambizioso. I comuni sono formidabili nel mettere a terra i progetti legati al PNRR e sono i più veloci di tutti a farlo. Noi siamo un po’ un cantiere a cielo aperto perché abbiamo aggiunto quelli relativi al Giubileo: nello specifico, affronteremo operazioni di implementazione del verde e di de-pavimentazione, innalzando il livello ecologico delle nostre iniziative”.

“Non è affatto vero – ha proseguito Gualtieri – che i cittadini non capiscano la necessità di una trasformazione. Mi avevano detto che realizzare un termovalorizzatore sarebbe stato impopolare, ma noi lo abbiamo spiegato e non è stato così. Così come mi avevano suggerito di rinviare a dopo le elezioni il cantiere a Piazza Venezia, ma io non sarò il sindaco che rinvia per ragioni di consenso un’opera che è di fondamentale importanza per la città e i cittadini”.

“Così come ci stiamo impegnando per migliorare la qualità della vita. Questa è la sfida maggiore nella trasformazione, la spinta immediata che viene dal basso: anche togliendo qualche posto auto per evitare che la nostra bella città sia solo un parcheggio a cielo aperto, la trasformazione va affrontata e portata a compimento, è una necessità. Vanno cambiati i modi in cui questa città è stata costruita urbanisticamente. Il modello urbano attuale, in correlazione con la condizione climatica mondiale è insostenibile. Se non facciamo questa trasformazione, tra poco, in alcuni mesi dell’anno, avremo il bollettino giornaliero dei morti per colpa del caldo, così come lo abbiamo avuto in periodo di Covid. E la dimensione partecipativa e comunitaria è essenziale in questo senso”, ha sottolineato Gualtieri.

Doveroso un passaggio, da parte di Gualtieri, di analisi sul percorso intrapreso dalla linea di Governo nazionale: “C’è il rischio che la destra populista possa originare un fronte contrario al Green Deal. Per noi la trasformazione e la giustizia sociale non possono essere separate, non possiamo pensare di fare la transizione con l’austerity, sono due cose proprio incompatibili. Sono fondamentali gli investimenti pubblici. Se si abbandona l’idea di una riforma fiscale, bisogna trovare i soldi, ma non per fare debito, piuttosto per incentivare queste intenzioni progressiste di investimenti”.

“Meloni  – ha aggiunto Gualtieri – si sta rendendo conto che l’agenda politico-culturale della destra è inapplicabile e allora ha deciso di non fare nulla e farsi portare dall’onda di quello che avevamo fatto noi prima. Poi, però la spinta finisce e bisogna tirare fuori qualche idea: solo che qui le idee non ci sono. E, per di più, stanno agendo non considerando l’inflazione. Se fai così, stai tagliando, come è palese che stiano tagliando sul settore della sanità, anche se loro dicono di no e questa è una grande bugia. Non solo stanno tagliando, ma questi tagli, complice l’aumento dell’Iva, se li sta incassando il Governo. Se non adeguano i trasferimenti, stano effettuando solo un gigantesco taglio. E se si agisce così, non si crescerà mai. Bisogna proseguire su una linea progressista, di sviluppo, di innovazione. Non c’è altra strada, anche se ciò comporta intraprendere scelte rischiose”.

Dal contesto nazionale a quello Europeo – chiudendo un cerchio iniziato durante la prima giornata del Festival, in compagnia del sindaco di Barcellona, Jaume Collboni – Gualtieri sottolinea che “uno dei punti fondamentali cui stiamo lavorando con  il sindaco di Barcellona, così come anche il nuovo presidente di Confindustria ha voluto inserire nella sua relazione, è il tema dell’ingresso in un’abitazione per tutti i lavoratori, in base alle capacità del loro reddito. Anche la Commissione Europea si sta muovendo in questo senso, ma mettere insieme i comuni, le imprese, le regioni e l’Europa per lanciare una grande strategia affinché sia chiaro che il diritto all’abitare è di primaria importanza”.

Gualtieri ha concluso l’intervista affrontando il tema cardine del conflitto politico del momento: “La legge sull’autonomia differenziata è una sciagura, è una delle cose più illogiche che esistono. Il referendum sarà la salvezza che, in caso di vittoria, ci impedirà di sprofondare a livello sociale e politico”.