Europa: voto decisivo per affrontare la sfida della transizione verde

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Proseguire lungo il percorso del Green Deal e quindi verso uno sviluppo sostenibile compatibile con la necessità di tutelare l’ambiente e la salute. Oppure rinunciare a raggiungere gli obiettivi fondamentali fissati dall’Agenda 2030 dell’Onu in nome di fake news e proclami sovranisti che negano il cambiamento climatico e i suoi effetti negativi sulla Terra.

È questa la scelta che si troveranno di fronte i cittadini italiani ed europei alle elezioni dell’8 e 9 giugno. Una scelta da cui dipenderà l’approccio del Parlamento europeo a temi di fondamentale importanza per il futuro, su cui dovranno essere prese decisioni importanti che a cascata ricadranno su Governo, Regioni e Autonomie locali, in un contesto mondiale segnato da conflitti sanguinosi e da una perdurante instabilità.

La sfida al cuore del Green Deal è di trasformare la UE in un continente circolare e neutro dal punto di vista delle emissioni. Durante il mio mandato da Parlamentare europeo, membro permanente della Commissione Ambiente, ho cercato di dare il mio contributo per raggiungere gli obiettivi fissati nel quadro dell’accordo di Parigi, nell’interesse della salute, del benessere e della prosperità di tutti.

La sfida della transizione verde dell’UE è duplice. Da un lato, capire come rendere tutti partecipi di tali benefici nel modo più rapido ed equo possibile, dall’altro rafforzare la nostra competitività, creando posti di lavoro orientati al futuro e affrontando efficacemente i costi e le ripercussioni della transizione.

E bisogna farlo su tutti i fronti, con misure destinate a cambiare le abitudini dei consumatori: come l’abbandono del motore a scoppio entro il 2035, con la necessità per il nostro continente di fornire alternative tecnologiche adeguate accessibili per tutti i nostri cittadini, come i veicoli elettrici o ad idrogeno; con le regole per efficientare dal punto di vista energetico le case, e con il nuovo regolamento batterie per cui ho avuto l’onore di ricoprire il ruolo di relatore: lo scopo principale è di produrre in Europa le batterie più sostenibili a livello globale che possano alimentare i nuovi veicoli elettrici che saranno commercializzati nei prossimi anni. Per farlo, abbiamo definito misure che per la prima volta coprono l’intero ciclo di vita di un prodotto, dalla produzione allo smaltimento, incentivando politiche di industrializzazione basate sui principi di sostenibilità e circolarità, evitando di ripetere gli errori del passato.

Come ho detto, l’alternativa su questi grandi temi è chiara: andare avanti, o tornare indietro. E dipenderà dalle scelte, e dall’attivismo, di tutti noi.

Di Achille Variati – Eurodeputato, Presidente del consiglio nazionale di ALI