ALI ha sostenuto la proposta emendativa presentata dall’On. Augusto Curti per richiedere in Legge di Bilancio l’esenzione IMU per gli edifici scolastici di proprietà delle province. Le province italiane già in gravi difficoltà economiche e finanziarie dopo la riforma Delrio sono state completamente abbandonate dal Governo.
La recente sentenza dei giudici a favore del Comune di San Benedetto del Tronto, che ha richiesto alla Provincia di Ascoli Piceno il pagamento dell’Imu per 5 edifici scolastici, apre un caso a livello nazionale molto pericoloso per la sopravvivenza delle province. Stiamo parlando nel caso specifico di 300mila euro all’anno, che dal 2016 a oggi diventano insostenibili per un ente già indebolito. Ricordiamo che la Legge n. 23/1996 impone alle province di mettere a disposizione del Ministero dell’Istruzione (e anche di manutenere) gli edifici da destinare a uso scolastico, e ciò è stato confermato dalla Legge n. 56/2014: le province hanno a tutt’oggi l’obbligo di destinare immobili alle scuole secondarie superiori. Ma la richiesta del pagamento dell’IMU per gli edifici scolastici è un paradosso: lo Stato chiede allo Stato una tassa su una struttura pubblica, per edifici tra l’altro dedicati all’istruzione. Strutture che svolgono un servizio pubblico in immobili di cui le province sono proprietarie. Siamo di fronte a un corto circuito istituzionale.
“Ci auguriamo vivamente che Governo e Parlamento intervengano subito, affinché le Province siano esentate dal pagamento dell’Imu per le scuole, o andranno incontro ad un onere finanziario insostenibile tale da compromettere gli stessi equilibri di bilancio. Fare il presidente di una provincia italiana diventerebbe allora davvero un’impresa impossibile, privando l’Ente della capacità stessa di servire i cittadini e la propria comunità locale”. Lo ha dichiarato Sergio Loggi, membro del Consiglio Nazionale di ALI.