Roma sta cambiando, a partire da una serie di scelte che stanno già rivoluzionando il sistema di raccolta, trattamento e smaltimento dei rifiuti. Uno dei riflessi più evidenti del cambiamento in corso, è proprio quello relativo alla Tari. Approvato il nuovo regolamento proprio pochi giorni fa in Assemblea Capitolina, si prevede che nel 2023 la tariffa rimarrà invariata, a fronte del fatto che nel 2022 era stata anche leggermente diminuita. Una scelta significativa, nonostante si debba far fronte ai costi dell’inflazione e ad una filiera ancora costretta a trasportare rifiuti su treni, camion e navi in giro per l’Italia e l’Europa alla ricerca di impianti che qui qualcuno si ostina ancora ad osteggiare.
Quest’anno, dunque, non ci sarà alcun aumento della tariffa a carico delle cittadine, dei cittadini e delle imprese. È stato possibile grazie alla semplificazione degli adempimenti, ad un cospicuo recupero di risorse derivato dalla lotta all’evasione, circa 20 milioni di euro, come al forte lavoro di efficientamento in cui è impegnato il nuovo management di Ama; un management che ha inoltre già assunto nuovo personale, acquistato nuovi mezzi e attrezzature e che ha varato un piano industriale da 700 milioni di euro. Quando finalmente realizzeremo gli obiettivi del nostro Piano Rifiuti, potremo avvantaggiarci di nuovi ricavi e di possibili ulteriori riduzioni di spese in grado di ridurre significativamente la Tari.
Sono gli effetti di una politica che invece di rincorrere la demagogia, fa le cose che servono alla città. La nostra strategia è ambiziosa ma concreta, perché vuole superare il cronico deficit impiantistico in cui si trova Roma da decenni, senza progetti né investimenti, incapace di reagire alla pur giusta chiusura di Malagrotta nel 2013 e con una raccolta differenziata che nel 2021 era ferma a livello di parecchi anni prima. L’obiettivo è rendere la Capitale d’Italia autosufficiente, come il resto delle capitali europee, e immune al ricatto degli interessi, anche criminali, che sull’inefficienza del servizio e sulla dipendenza dagli altri lucrano da anni.
*di Giulia Tempesta – Presidente della Commissione Bilancio di Roma Capitale, Ufficio di Presidenza di ALI