Il monitoraggio della sostenibilità nei Comuni italiani
La Rete dei Comuni Sostenibili ha dato avvio in queste settimane al secondo monitoraggio annuale della sostenibilità dei Comuni italiani. Dopo l’esperienza del 2021, con la consegna di ben 24 Rapporti basati su 101 indicatori, RCS ha comunicato ai Comuni aderenti l’inizio della procedura di valutazione 2022.
La misurazione realizzata in Italia da RCS è tra le esperienze più avanzate in Europa, tant’è che il Centro Unico di Ricerca della Commissione Europea ha acceso i riflettori sul modello e sul progetto italiano per valutarne la replicabilità in altri paesi del nostro continente. Uno zoom che valorizza e certifica la qualità dell’intero progetto.
Ci sono molti aspetti positivi derivanti dal primo anno di applicazione del set di indicatori di RCS, realizzato con la collaborazione di Asvis. Il primo è l’accresciuta consapevolezza da parte di amministratori e tecnici dei Comuni coinvolti rispetto all’importanza di monitorare gli effetti delle politiche locali. Il secondo aspetto positivo è la risposta proprio delle strutture tecniche dei comuni, che hanno saputo trasmettere alla Rete dati aggiornati e corretti, cosa che ha consentito di effettuare valutazioni puntuali delle tendenze storiche di molti fenomeni. Ricordiamo che i 101 indicatori utilizzati nel 2021 hanno abbracciato tutti i 17 Obiettivi Globali di Sostenibilità che sono la base dell’Agenda 2030 definita dalle Nazioni Unite. Il terzo aspetto riguarda la proiezione esterna del lavoro svolto: molti comuni hanno organizzato momenti pubblici di presentazione dei risultati del monitoraggio, concretizzando una operazione di trasparenza di qualità e, soprattutto, alimentando il dibattito pubblico sui temi della sostenibilità. Nei comuni coinvolti è cresciuta sensibilmente la consapevolezza dell’importanza delle azioni locali per il raggiungimento degli obiettivi globali: anche le più piccole comunità possono dare il loro contributo.
Dal monitoraggio 2021 sono emerse anche tutta una serie di buone pratiche locali che possono essere assunte come esempi positivi da imitare e da esportare. Solo per fare alcuni esempi, si parla di riqualificazione energetica degli edifici pubblici, di estensione delle reti ciclabili, di pianificazioni urbane nell’ambito del verde, di parità di genere, di collaborazione nella gestione dei beni comuni, di tariffazione puntuale della raccolta dei rifiuti, di tempestività nel pagamento delle fatture, di disponibilità di parchi e aree attrezzate per bambini e bambine e così via.
Lo scorso 9 settembre si è svolto il primo webinar dedicato alla misurazione 2022. Sono state annunciate alcune novità nel set di indicatori, togliendone 6 per i quali i dati si sono rivelati indisponibili, e aggiungendone 5 su tematiche di attualità, come le comunità energetiche. Inoltre, è stato avviato l’uso di una piattaforma digitale di collaborazione che consentirà di gestire i dati, gli indicatori, le tendenze e i Rapporti, in modo certificato, tracciabile e sicuro. La piattaforma Era, realizzata dalla società Traent, è infatti basata sulla tecnologia blockchain applicata agli ambiti della sostenibilità: una forte innovazione digitale coerente coi principi innovativi e sostenibili contenuti nell’Agenda 2030.
Aderire alla Rete dei Comuni Sostenibili, quindi, garantisce, con la collaborazione degli amministratori e dei tecnici dei singoli comuni, la redazione di un Rapporto annuale che misura, monitora e approfondisce gli effetti delle politiche locali nell’ambito dei principi della sostenibilità ambientale, economica, sociale e istituzionale. In più, i Comuni possono fissare degli obiettivi da raggiungere a livello locale e la Rete studierà di anno in anno la raggiungibilità di tali obiettivi, sulla base dei dati annuali comunicati.
“Se non si può misurare, non si può migliorare”, affermava con cognizione Lord William Thomson Kelvin, il fisico e ingegnere britannico inventore della cosiddetta Scala Kelvin. Un principio che vale per la fisica, ma anche per la pubblica amministrazione. Misurare è essenziale per migliorare gli strumenti, i progetti e i servizi che i Comuni mettono a disposizione dei cittadini.
Anche il nostro Galileo Galilei amava dire “Conta ciò che si può contare, misura ciò che è misurabile e rendi misurabile ciò che non lo è”. È quello che la Rete dei Comuni Sostenibili sta tentando di fare con i Comuni italiani, con umiltà ma anche con la consapevolezza di offrire un punto di vista innovativo e proiettato al futuro del lavoro quotidiano di Sindaci, Giunte, Consigli e apparati tecnici e amministrativi dei comuni.
*di Maurizio Gazzarri, Responsabili analisi e sviluppo del monitoraggio RCS