Il 2022 si profila come un anno complesso, pieno di sfide e di incertezze, un anno impegnativo che richiede idee molto chiare. Abbiamo avuto un inizio dell’anno triste, perché si è aperto con la scomparsa del Presidente del Parlamento europeo David Sassoli. Un grande uomo, vicino ai territori, una mancanza molto grande per il Paese e per l’Europa. Giovedì 13 gennaio ALI ha reso omaggio a David assieme alle autorità e alle alte cariche dello Stato alla camera ardente allestita a Roma in Campidoglio.
Il 2022 è anche l’anno delle elezioni del Presidente della Repubblica. E’ uno scenario in grande evoluzione. Sarà fondamentale per il bene del Paese eleggere una personalità alta e condivisa, autorevole, super partes. In questo momento a mio avviso abbiamo due figure che corrispondono a questo identikit, Sergio Mattarella e Mario Draghi. Il Presidente ha, però, detto più volte che il suo nome non è sul tavolo. Mario Draghi è sicuramente la figura giusta per un’elezione come quella di Ciampi: in prima votazione e con tutte le forze politiche, o quasi, d’accordo. In caso contrario si potrebbe aprire una crisi di governo e sarebbe grave.
Oltre ai temi politici, l’Italia sarà impegnata nel 2022 in una nuova sfida, fondamentale, quella del Pnrr. Non è un caso che ALI ha posto al centro dell’attenzione, ormai da 6-7 mesi, il tema della velocità, perché c’è il rischio di non riuscire ad appaltare per tempo e a spendere bene le risorse in accordo con l’Europa. Va detto che qualche modifica significativa c’è stata nel DL semplificazioni e sul tema delle assunzioni del personale: passi importanti ma non ancora sufficienti, perché vediamo ancora grande affanno negli uffici pubblici, sia per reperire personale qualificato sia per fare progetti, e persiste un meccanismo molto complicato che rende tutto molto ferruginoso. Come sindaci siamo preoccupati perché se vogliamo stabilizzare la crescita dobbiamo mettere a terra le risorse e semplificare al massimo le procedure.
I rischi sono tanti, e nelle ultime settimane si è aggiunto un problema non da poco, quello dell’inflazione. L’inflazione non solo metterà a rischio gli investimenti pubblici, perché incide sul costo delle materie prime e rende difficile programmare senza sforare, ma c’è anche un altro aspetto che preoccupa, ossia l’impatto dell’inflazione sui bilanci comunali. Abbiamo chiesto al Governo un immediato ristoro di 1 miliardo a Comuni e Province per l’impatto che l’inflazione avrà sui bilanci, perché l’inflazione incide sulla ripresa economica e sta mettendo a dura prova le famiglie, le imprese ma grava anche sui bilanci comunali. Serve un ristoro immediato di 1miliardo per evitare che la maggior parte dei Comuni e delle Province non riescano ad approvare il bilancio, o, per quelli che ci riusciranno, non ci sia un aumento delle tasse locali, tagli su servizi essenziali e sociali o tagli al personale. Sempre nell’ottica della programmazione locale sarebbe utile conoscere nel 2022 la programmazione dei bandi, avere un cronoprogramma che aiuti gli enti locali a programmare.
Sono tanti i temi su cui ALI continuerà a impegnarsi in questo nuovo anno. Ci focalizzeremo su ciò che occorre ai Comuni per migliorare il nostro Paese, portare benessere e qualità dei servizi nei nostri territori, proseguendo il nostro lavoro anche sulla riforma del Tuel, che è urgente, cercando di aprire una discussione sul terzo mandato dei sindaci e sulla loro incandidabilità, o sulla Legge di Bilancio, che è buona perché dà risposte al potere d’acquisto dei lavoratori ma che non affronta molti problemi che stanno emergendo per gli enti locali.
ALI porterà avanti queste importanti battaglie riformiste e dà appuntamento ai sindaci e agli amministratori locali all’Assemblea nazionale il prossimo 25 e 26 marzo.