Al centro del dibattito la drammatica situazione finanziaria dei Comuni siciliani
Si è svolta giovedì 9 dicembre a Villa Niscemi, Palermo, l’iniziativa di ALI Autonomie Locali Sicilia patrocinata anche dalla Rete dei Comuni Sostenibili e da Leganet.
Al centro del dibattito la drammatica situazione finanziaria dei Comuni siciliani, il Pnrr e le sfide per i Comuni e le imprese, con riferimento alle linee di intervento, alle risorse, ai tempi di attuazione e alla capacità di messa a terra degli investimenti.
L’assemblea è stata aperta dai saluti del presidente di ANCI Sicilia e Sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, dal sottoscritto Francesco Cacciatore, Sindaco di S. Stefano Quisquina e Presidente ALI Sicilia e da Domenico Venuti, Sindaco di Salemi e Vice presidente di ALI Sicilia. Sono intervenuti. tra gli altri, Valerio Lucciarini Presidente della Rete dei Comuni Sostenibili, Alessandro Broccatelli di Leganet, Maria Teresa Parisi, Assessore del comune di Gualtieri Sicaminò, la Sindaca di Sommatino Elisa Carbone, Daniele Vella Vicesindaco di Bagheria e tanti amministratori di comuni siciliani.
Le conclusioni sono state affidate a Matteo Ricci, Sindaco di Pesaro e Presidente Nazionale di ALI.
I sindaci siciliani dopo le iniziative portate avanti in questi anni, non ultima la manifestazione nazionale tenutasi a Roma lo scorso 3 Novembre, gli incontri con i nove Prefetti dell’isola, le delibere adottate dalle giunte municipali, hanno ribadito ulteriormente la necessità di trattamenti univoci in situazioni univoche, rivendicando trattamenti differenziati per situazioni differenziate, consapevoli del fatto che la speciale autonomia siciliana da occasione di promozione per i nostri territori si trasforma, troppo spesso, in motivo di isolamento dal resto del Paese.
E’ ormai indispensabile affrontare in maniera organica le competenze in materia regionale e statale per trattare in maniera compiuta le difficoltà che vivono, in particolare, le regioni del Mezzogiorno.
Sono tante le criticità emerse e tante le azioni che si dovranno affrontare sia in ambito regionale sia in ambito nazionale a partire da una revisione dell’attuale quadro normativo sulla finanza locale caratterizzato da fin troppi vincoli che gravano pesantemente sui comuni.
Tra le tante criticità è necessario intervenire per invertire il trend che ha visto un aumento dei comuni in condizioni di criticità finanziaria, ridando piena dignità al ruolo degli Amministratori locali
Vi è la necessità, infatti, di intervenire in maniera strutturale sul funzionamento del sistema di riscossione dei tributi locali per evitare la crescita esponenziale degli accantonamenti nel Fondo Crediti di Dubbia Esigibilità; oggi in Sicilia più di 100 comuni si trovano già in dissesto o sotto piano riequilibrio, meno della metà ha approvato il Consuntivo 2020.
Negli ultimi anni si è avuto ampiamente modo di osservare come gli effetti di tale meccanismo abbiano impedito ai tanti Enti in dissesto e in predissesto di perseguire un effettivo risanamento strutturale. Troppo spesso Enti in piano di riequilibrio sono stati costretti a dichiarare il dissesto ed Enti dissestati hanno dovuto, a distanza di qualche anno, dichiarare nuovamente il dissesto. Gli accantonamenti determinati dal FCDE, considerati gli attuali livelli medi di riscossione, nella Regione Siciliana rappresenteranno una insostenibile sottrazione di risorse che incide direttamente sulla possibilità di garantire servizi efficienti e di qualità in favore di cittadini e imprese, frenando così ulteriormente lo sviluppo economico e rendendo in molti casi il compito dei Sindaci letteralmente impossibile.
Indiscutibilmente la debolezza finanziaria dei comuni siciliani e la loro ridotta capacità fiscale, aggravata da un inefficace sistema di riscossione dei tributi locali, rendono impossibile attuare i parametri imposti dal DPCM del 17 marzo 2020, con la conseguenza inevitabile dello svuotamento dei nostri comuni e di un ulteriore spopolamento specie delle aree interne.
Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza rappresenta una vera e propria sfida per la crescita e il progresso, proprio per questo è indispensabile programmare, rispettare i tempi e sfruttare tutte le risorse disponibili per lo sviluppo del territorio, sia nei grandi che nei piccoli centri. Anche la Sicilia deve farsi trovare pronta per sfruttare queste nuove opportunità che ci vengono offerte e cercare di consegnare alle prossime generazioni delle comunità più moderne; ma i Comuni devono essere messi nelle condizioni di poter assumere le figure apicali, stare al passo con le vigenti norme in tema di assunzioni e avere cosi il personale adeguato che necessita per la progettazione, la preparazione ai bandi e la richiesta dei relativi finanziamenti.
*di Francesco Cacciatore, Sindaco di Santo Stefano Quisquina e Presidente ALI Sicilia