Gostoli: “Così raccontiamo le realtà che hanno avviato la transizione ecologica”
L’Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile (ASviS) ha pubblicato a dicembre il secondo Rapporto annuale “I territori e gli Obiettivi di sviluppo sostenibile”. L’indagine misura e analizza il posizionamento di regioni, province e città metropolitane, delle aree urbane e dei comuni, rispetto ai 17 Goals di Agenda 2030. È lo studio più qualificato della più grande coalizione della società civile mai creata in Italia, con circa 300 organizzazioni aderenti, come università, centri di ricerca, associazioni di impresa, fondazioni, sindacati e reti di istituzioni. Per la prima volta nel Rapporto 2021 è presente, con una scheda descrittiva del progetto, la Rete dei Comuni Sostenibili: l’esperienza è in una positiva fase sperimentale ed è già considerata tra le buone pratiche di “territorializzazione” degli SGDs. Un riconoscimento autorevole che testimonia il consolidamento di una progettualità che prevede un monitoraggio volontario, impegnando i Comuni aderenti in un percorso virtuoso, innovativo e concreto.
Il coinvolgimento di Città e Comuni è un processo imprescindibile. L’Ocse ha stimato che circa 105 sui 169 traguardi dell’Agenda Onu non potranno essere raggiunti senza il protagonismo dei governi locali. È un tempo segnato, nonostante la pandemia, da grandi opportunità per gli Enti Locali grazie alla Next Generation EU e al PNRR. Di una montagna di risorse accompagnata da un linguaggio comune sul piano legislativo dell’ONU, dell’Unione Europea, del Governo italiano e delle Regioni che spingono verso un nuovo modello di sviluppo all’insegna di una “resilienza trasformativa” e della sostenibilità: ambientale, economico e sociale.
L’Agenda 2030 non è solo un insieme di obiettivi e traguardi per migliorare la qualità di vita, ma un manuale concreto per agire nella realtà quotidiana. La sostenibilità si può misurare e si deve misurare per fare una buona pianificazione strategica: oggi è possibile anche a livello locale grazie al progetto della Rete dei Comuni Sostenibili. Un percorso che vuole favorire un’integrazione più forte nei Comuni italiani con la Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile che in questi anni, grazie all’ASviS e al MiTE, ha compiuto dei passi avanti importanti. C’è bisogno di costruire un quadro di conoscenza e coerenza a livello comunale rispetto a obiettivi e traguardi delle Nazioni Unite. È fondamentale monitorare l’attività locale per aumentare la consapevolezza e la trasparenza nelle scelte che interessano gli amministratori e le intere comunità locali.
Dopo la presentazione del “set dei 101 indicatori” per misurare l’effetto delle politiche locali di sostenibilità, avvenuta a inizio maggio a causa dell’emergenza pandemica Covid19, in questi primi mesi sono oltre 50 le Città e i Comuni che hanno aderito e altrettante sono in fase di ultimazione dell’iter di adesione con l’approvazione della Delibera di Giunta e il versamento della quota associativa annuale che vale per 12 mesi di attività. Dal Sud al Nord del Paese si moltiplicano le iniziative di presentazione dell’Associazione. Oltre 300 le manifestazioni di interesse da tutta Italia dei Comuni. Crescono anche le associazioni e le organizzazioni che desiderano siglare intese con la Rete.
Le prime partnership sono state con Next – Nuova Economia per tutti, Labsus – Laboratorio per la sussidiarietà e la Fondazione Appennino. Con la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, grazie alla collaborazione consolidata con ALI Autonomie Locali Italiane, è stato organizzato il primo Corso di alta formazione politico-amministrativa all’interno dell’ultimo Festival delle Città a cui hanno partecipato circa 100 giovani amministratrici e amministratori. Le sinergie sono orientate a costruire forme di collaborazione e cooperazione sui temi della sostenibilità, sulla sperimentazione degli indicatori ed offrire nuovi servizi ai comuni aderenti.
Insieme alle ottime professionalità di Leganet srl, società di servizi ALI, sono stati promossi i primi webinar formativi, gratuiti per i comuni sostenibili, sugli strumenti di pianificazione strategica.
Nelle prossime settimane saranno prodotti i primi “Rapporti annuali dei Comuni Sostenibili” sulla misurazione sperimentale dei 101 indicatori grazie alle realtà che hanno invitato il questionario.
A inizio anno, inoltre, sarà attiva la “Piattaforma Digitale”, che consentirà da subito l’inserimento dei dati e la loro modifica, con la certificazione dei dati sulla base della fonte, l’interlocuzione tra i Comuni e la Rete, la comunicazione di bandi e opportunità di finanziamento; e dalla primavera la Piattaforma diventerà anche luogo virtuale di condivisione di buone pratiche, esperienze, progetti e delibere dei comuni sostenibili, offrirà la costruzione di partenariati finalizzati alla partecipazione ai bandi e la possibilità di fissare obiettivi di medio/lungo periodo dei Comuni per i singoli indicatori, in vista della costruzione dell’Agenda Locale 2030.
Oltre a questo intenso lavoro il 2022 sarà anche l’anno dell’iniziativa “Comuni Sostenibili On The Road”: un viaggio nelle realtà che hanno avviato la transizione ecologica. Vogliamo raccontare le buone pratiche di sostenibilità ambientale, economica e sociale che crescono dal basso, anche nelle piccoli e medi Comuni, e dare protagonismo ai sindaci. Le “tappe” della prima edizione saranno presentate a gennaio e il viaggio si concluderà in autunno. In questi giorni stiamo realizzando l’anteprima del tour, con una “puntata pilota” nella città di Grottammare (Marche). Per ciascuna tappa sarà prodotto un reportage video con interviste e testimonianze sulle buone pratiche di sostenibilità realizzate nel Comune, la redazione di un “diario di viaggio” e un racconto fotografico. L’iniziativa ha ottenuto la partnership di Enel e le media partnership della trasmissione “Caterpillar” Rai Radio 2 e del settimanale “TPI – The Post Internazionale”.
Andiamo avanti con ancora più convinzione di essere sulla giusta strada per diventare una delle esperienze più avanzate a livello europeo di certificazione sulle politiche di sostenibilità locali e soprattutto uno strumento utile alle Città e i Comuni per “mettere a terra” le opportunità di Agenda 2030 e migliorare la qualità di vita dei territori e delle comunità locali.
*di Giovanni Gostoli, Direttore Rete dei Comuni Sostenibili