Non c’è rinascita senza il coinvolgimento dei sindaci. Lo ha detto chiaramente il primo cittadino di Bologna Virginio Merola, aprendo l’Assemblea nazionale di ALI a Bologna. “Non si fa questo Pnrr senza un ruolo attivo delle comunità locali. Lo dirò fino ad ottobre, quando scado: non si capisce perché non ci sia un’agenda urbana dove i sindaci possano interloquire sulla programmazione degli investimenti”, ha detto il sindaco di Bologna nel suo saluto introduttivo. Il tallone d’achille, sottolinea Merola, “non sono i sindaci, ma uno stato che continua ad essere centralistico e non avere conoscenza di quali sono i problemi delle autonomia locali”. Il punto è il coinvolgimento nei primi cittadini nella programmazione delle risorse uropee, a partire dal Pnrr. “Abbiamo vissuto anni di ritorno del centralismo e di tagli ai trasferimenti – ha scandito Merola – lo scarto tra il fatto che siamo eletti direttamente dai cittadini e i nostri effettivi poteri comincia ad essere un tema urgentissimo da affrontare, soprattutto perché vogliamo contribuire alla ripresa del nostro Paese”. Ma questo “non è possibile se non c’è un luogo di confronto nazionale per condividere gli investimenti di Next Generation Eu. Qualche passo avanti si è fatto, ma pensare che si ricostruisca questo paese senza il coinvolgimento dei Comuni significa non avere idea della realtà di questo paese”. Merola, citando anche il dibattito sul federalismo, non ha risparmiato nemmeno le Regioni: in questi anni secondo il sindaco, “il centralismo delle Regioni si è aggiunto a quello dello Stato”. Inoltre, ha sottolineato ancora il sindaco dal palco di ALI, “la nostra finanza non è più autonoma, ormai viviamo di finanza derivata. In cambio dell’Imu non ci è stato dato nulla e viviamo ogni anno in attesa dei provvedimenti del Governo”.