L’Assemblea nazionale di ALI quest’anno si svolgerà in una data emblematica per il nostro Paese, l’1 il 2 luglio, a cavallo tra due mesi fondamentali per la ripartenza e la ripresa economica e del lavoro. Giugno è il mese delle riaperture e della ‘zona bianca’ in quasi tutto il territorio italiano, ma anche delle prime importanti azioni governative legate al Pnrr, con l’assegnazione a ogni Amministrazione di obiettivi da perseguire, e target specifici di decreti da adottare.
Qualche giorno fa il Premier Draghi ha sottolineato nel corso di un Consiglio dei ministri “l’importanza di una più celere adozione dei provvedimenti attuativi ai quali le norme di legge rinviano” e il Sottosegretario Garofoli ha illustrato alcuni criteri operativi, tra i quali la costituzione di una Rete dell’attuazione del programma di governo, costituita dai Nuclei per l’attuazione del programma che ciascun Ministero dovrà istituire all’interno degli Uffici di diretta collaborazione. Dunque, in una parola, velocità.
L’Italia avrà una mole impressionante di risorse da spendere per gli investimenti pubblici e privati, Pnrr, risorse europee 2021-2027, residui delle risorse europee 2014-2020, fondo di coesione, bilancio ordinario dello Stato, accordi di programma da rinnovare con le principale Società, risorse di Cassa depositi e prestiti ed altro ancora. Per la prima volta dopo tanti anni, dunque, il problema non saranno le risorse, ma riuscire a spenderle velocemente per realizzare progetti strategici. Dovremo saperle utilizzare al meglio, celermente e in modo efficace, per non perderli, per rilanciare subito la ripresa economica, per ridurre l’enorme debito pubblico incrementato dalla pandemia e per sostenere il lavoro e i più deboli garantendo a tutti il diritto alla salute.
L’appello dei Sindaci alla velocità, che abbiamo definito democratica, perché rende più facile la vita di tutti, siano cittadini, lavoratori, famiglie, imprese, che taglia la testa alla burocrazia e abbatte la corruzione, è la vera sfida dei prossimi mesi per l’Italia.
All’Assemblea nazionale di ALI, che quest’anno si terrà a Bologna, parleremo di questo e lanceremo idee e proposte per far rinascere l’Italia a partire dai territori. Discuteremo di ciò che serve ora al nostro Paese, a partire dalle riforme economiche, fiscali e sociali, ma sarà l’occasione anche per dibattere di riforme istituzionali, necessarie all’Italia, a partire dalla riforma delle Regioni. Questo regionalismo non funziona, e, se vogliamo davvero giocare questa partita, dobbiamo avere Regioni più grandi e di conseguenza più autonome. Ho trovato ottima in questo senso l’iniziativa di Nicola Zingaretti con le altre regioni dell’Italia centrale: Lazio, Abruzzo, Toscana, Marche e Umbria devono essere uniti per competere, e con il PNRR l’Appennino potrà diventare sempre più una cerniera. È questa la strada giusta. Occorre un processo di riorganizzazione regionale con regioni più grandi rispetto a quello che abbiamo. Al contempo occorre evitare i centralismi, evitando di trasformare il centralismo statale in centralismo regionale.
Un appuntamento importante quello di Bologna dove i sindaci si confronteranno e discuteranno di città e di territori, di progetti in campo e di strategie per la ripartenza, dopo l’ultimo anno e mezzo durissimo segnato dalla pandemia e proprio alla vigilia dell’arrivo delle risorse europee, per ricostruire e far rinascere l’Italia.