Garantire una scuola in presenza, in totale sicurezza, deve essere una priorità per tutti. La scuola è il più importante dei pilastri su cui si fonda la nostra comunità, è lì che si costruisce la società di domani. La didattica digitale, come ormai ampiamente sperimentato, pur essendo uno strumento irrinunciabile come extrema ratio, non sostituisce la didattica in aula, non riuscendo a replicare le dinamiche interpersonali, le relazioni tra docenti e studenti che sono alla base della vita di ogni comunità, specie di quella scolastica, e sono imprescindibili per la crescita e la formazione dei nostri bambini e ragazzi.
Con la distanza dalle proprie classi, gli studenti italiani, oltre a perdere milioni di ore di apprendimento hanno visto dissolversi i contatti con i propri coetanei e le amicizie, hanno perso un luogo che è anche un punto di riferimento. Non ci sono dubbi ormai sui danni su psiche e corpo che il lungo tempo trascorso dentro casa, da soli davanti allo schermo di un pc, può provocare. E non possono essere trattati come mera statistica i casi, in drammatico aumento tra le fasce più giovani della popolazione, di disturbi come ansia e comportamenti a rischio. Tutto questo avrà ricadute profonde sulla qualità della vita delle nuove generazioni, e di conseguenza sul futuro stesso del nostro Paese. Per questo motivo assicurare la scuola in presenza, in completa sicurezza, fronteggiando anche le fasi più difficili della ripresa del virus, deve essere una parola d’ordine per le istituzioni a tutti i livelli, la comunità educante, le famiglie e gli studenti stessi.
Non è una mission impossible. Effettuare screening periodici agli alunni delle scuole di ogni ordine e grado, dai piccoli dell’infanzia ai ragazzi delle superiori, così come a tutto il personale scolastico, dal corpo docente e gli amministrativi fino agli Ata, è senza dubbio il primo strumento da adottare e che dovrebbe ovunque diventare una prassi consolidata. Pertanto, insieme ai Sindaci aderenti ad Ali Toscana, abbiamo accolto con grande favore e rilanciamo la campagna lanciata dal Presidente nazionale Matteo Ricci per chiedere alle Regioni e al Governo di dare ulteriore centralità al tema della scuola e garantire una didattica in presenza sicura attraverso un monitoraggio mensile di studenti e personale scolastico, almeno nelle scuole medie e superiori, con tamponi e test rapidi. Un’iniziativa che sta promuovendo nei Comuni italiani un ordine del giorno da portare all’attenzione dei Consigli comunali, che stanno già rispondendo positivamente e con numerose adesioni. Laddove i tamponi non fossero reperibili, Ali si appella alle Regioni affinché supportino i Comuni con le necessarie risorse per rendere immediatamente operativo tale servizio a livello comunale.
La Regione Toscana, anche su questo fronte, è già un esempio di buone pratiche. Con il progetto sperimentale “Scuole Sicure”, rivolto in special modo alle scuole superiori, si prevedono screening gratuiti e volontari al personale docente e non docente e screening a campione agli studenti. Ed un nuovo passo in avanti, nell’attività di monitoraggio e prevenzione all’interno delle scuole, è fornito dal recente accordo con le farmacie per effettuare gratuitamente un tampone rapido al mese a insegnanti, personale scolastico, studenti di ogni ordine e grado e ai loro familiari.
Posso farmi interprete personalmente dell’efficacia dei “tamponi a tappeto” nelle scuole. Da Sindaco del Comune di Bagno a Ripoli, nell’area metropolitana fiorentina, ho fortemente voluto attivare uno screening di massa tra gli studenti del territorio per garantire un rientro sui banchi in piena sicurezza dopo le festività natalizie. Il 7 gennaio abbiamo iniziato ad effettuare tamponi a tutti gli alunni delle nostre scuole, dalle materne alle medie, e a tutto il personale docente e tecnico-amministrativo. Una campagna di monitoraggio che è stata resa possibile, oltre all’impegno del Comune, grazie al fondamentale contributo della Fondazione CR Firenze, che ha donato i test antigenici impiegati, e all’essenziale supporto delle associazioni di volontariato che hanno prestato energie e personale. Dopo un primo round di tamponi che ha interessato oltre 2300 bambini, abbiamo deciso di proseguire con i test concentrandoci di volta in volta sui plessi che, in seguito alla positività di alcuni alunni, presentano classi in quarantena. Finora lo screening, oltre ad essere stato molto apprezzato dalle famiglie, si è dimostrato un’arma fondamentale per fare prevenzione, garantire la didattica in presenza e consentire a tutti di vivere la scuola in assoluta tranquillità. Ovviamente altro aspetto determinante per garantire lo svolgimento in presenza della didattica è la messa in sicurezza del trasporto scolastico. Come consigliere delegato alla mobilità della Città Metropolitana di Firenze ho seguito in prima persona il grandissimo lavoro svolto di concerto da tutti i soggetti interessati – scuole, Protezione civile, Comuni, Metrocittà, Regione e Prefettura – per un potenziamento senza precedenti dei mezzi e l’organizzazione di stewart e personale “anti-assembramento” alle fermate, anche in questo caso grazie all’aiuto fondamentale del mondo del volontariato. Anche questa è una strada su cui insistere convinti, al fianco di un impegno sempre maggiore e concreto nell’attività di screening, con la speranza che la campagna vaccinale segni presto la sconfitta del virus.
Dare la priorità alla scuola, tuttavia, non significa abbassare la guardia o dimenticare la drammaticità dell’emergenza sanitaria. Come istituzioni dovremo continuare a tenere insieme queste due esigenze – la tutela della salute di tutta la popolazione e i diritti degli studenti – e fare in modo che le scuole restino aperte fino all’ultimo, finché i dati lo consentiranno. Poter andare a scuola, mantenendo tutte le precauzioni del caso, è il regalo più grande che possiamo fare ai nostri ragazzi. E al Paese intero.
* di Francesco Casini, Sindaco di Bagno a Ripoli e Presidente ALI Toscana