Le Sindache d’Italia è il titolo del volume scritto da Andrea Catizone e Michela Ponzani che rientra tra le attività del Dipartimento Pari Opportunità di ALI e che è in libreria da febbraio. Il primo libro sulle Sindache, ricostruisce la storia delle amministrazioni locali attraverso l’attività svolta dalle Sindache elette a partire dalle elezioni amministrative del 1946, quando le donne per la prima volta hanno esercitato il diritto di voto, attivo e passivo, fino ai nostri giorni.
“Le Sindache d’Italia nasce dall’esigenza di raccontare una storia che non era mai stata raccontata finora, in cui le donne, amministratrici e sindache, sono state protagoniste della nostra Storia, fin dalla costruzione della Repubblica italiana nel ’46”, spiega l’autrice Andrea Catizone, avvocata e Direttrice del Dipartimento di Pari Opportunità di ALI che ha scritto e curato il volume. “Nel 1946 successe un evento straordinario, perché dopo il periodo fascista le donne ebbero per la prima volta nell’Italia repubblicana il riconoscimento del diritto di voto, attivo e passivo. Nelle amministrative del ‘46 furono elette già 10 sindache in tutta Italia, dal nord al sud e alle isole, donne che diedero un grande segno nella costruzione di una nuova società, che doveva essere basata su un rapporto diverso tra gli uomini e le donne. Quando parliamo del ’46 – sottolinea Catizone – dobbiamo pensare a un Paese in cui erano ancora molto forti i segni della guerra, ma anche a un Paese che vide molte donne partecipare attivamente alla lotta per la liberazione e alla Resistenza; in quegli anni furono protagoniste accanto agli uomini, e acquisirono capacità di amministrazione che ebbero poi la possibilità di impiegare durante la loro futura attività politica come Sindache”.
Il libro, che raccoglie 26 schede, introduce il contesto storico e politico in cui si è svolta la transizione verso la democrazia negli anni successivi al regime monarchico-fascista per arrivare ad un glorioso momento di conquista di diritti fondamentali che hanno cambiato completamente il ruolo delle donne nella vita privata ed in quella pubblica. Ciascuna scheda dedicata alla Sindaca ne tratteggia la biografia e mette in rilievo alcune tra le principali attività svolte durante il loro mandato. “Una prima tappa di ricostruzione di una storia dell’amministrazione italiana che non era mai stata raccontata – ha sottolineato Catizone –, e che arriva ai nostri giorni, perché accanto alle sindache del ‘46 abbiamo voluto affiancare anche alcune Sindache in carica. Le prime Sindache delle città, le prime donne che hanno indossato la fascia tricolore”.
Le Sindache d’Italia è stato presentato il 5 febbraio dalle autrici Andrea Catizone, Direttrice del Dipartimento Pari Opportunità di ALI, e Michela Ponzani, storica e scrittrice, insieme a Matteo Ricci, presidente nazionale ALI e Sindaco di Pesaro, che ha scritto l’introduzione del volume, a Brenda Barnini, Sindaca di Empoli, Stefania Bonaldi, Sindaca di Crema e a Adriana Poli Bortone, già Sindaca di Lecce, intervenuti tutti durante la presentazione.
“Il Dipartimento Pari Opportunità – conclude Catizone – offre questo contributo anche in seguito al riconoscimento della scarsa presenza delle donne a livello amministrativo, in particolar modo alla carica di Sindache. Una percentuale, purtroppo, attualmente ancora molto bassa.
Avvertiamo quindi una vera urgenza di dover sollecitare e ricostruire una cultura nel Paese che porti e spinga le donne a rivestire un ruolo così importante, perché il sindaco o la sindaca sono i rappresentanti delle istituzioni più vicine ai bisogni e alle esigenze delle cittadine e dei cittadini, e c’è sicuramente bisogno di più presenza femminile”.
Perché, come scriveva il settimanale «Noi Donne» a proposito di Ada Natali, la sindaca di Massa Fermana, tra le prime donne elette Sindache, «Se hanno cuore, intelligenza, sensibilità, spiccato senso di umanità e di giustizia, le donne possono fare in politica meglio degli uomini».